Il giornalista Lucas Peterson del New York Times, dopo il suo viaggio in Sicilia della scorsa estate, si è innamorato dell’Isola italiana a tal punto da dedicargli un articolo nella celebre testata americana.
Peterson inizia il suo racconto definendo Siracusa come “la venerabile città antica della costa orientale della Sicilia”. Prosegue descrivendo quello che è stata la sua esperienza: “Siracusa, colonizzata dai Greci nell’VIII secolo a. C. e alterata dalla guerra del Peloponneso e ondate di invasori arabi, franchi e romani (tra gli altri), merita una sosta in ogni tour siciliano. La città è particolarmente piacevole da visitare perché la sua compatta città vecchia si trova sulla piccola e affascinante isola di Ortigia; due ponti sul lato occidentale lo collegano al resto della città.”
Il giornalista si sofferma soprattutto nella descrizione del centro storico, raccontando sensazioni e colpi d’occhio: “Ortigia, facilmente raggiungibile a piedi. Gli edifici sono l’Italia classica: facciate in pietra stagionata; intonaco dipinto di rosa tenue e giallo; innumerevoli balconi che si affacciano sulle strade lastricate di pietra. Molte delle strade sono così strette che le auto non possono attraversarle (anche se le moto possono farlo), creando un ambiente più rilassato. Dopo aver attraversato il ponte in Ortigia, mi sono fermato alle rovine del Tempio di Apollo, una struttura del VI secolo a.C. che ha avuto varie incarnazioni nel corso dei secoli come una chiesa bizantina, una moschea e una caserma spagnola.”
L’articolo continua: “Una passeggiata giù verso la fortezza di Castello Maniace all’estremità meridionale dell’isola mi ha portato brevemente giù per una lunga rampa di scale fino a una piccola spiaggia dove mi sono rilassato per un po’. Mentre non è il lusso di sabbia bianca, c’era un sacco di bei vetri di mare e ce l’avevo quasi completamente per me. Ho quindi fatto un interessante tour del Museo dei Pupi (3 euro), che cataloga una lunga e complessa storia di marionette in Sicilia. Il museo (ci sono anche spettacoli di marionette) mostra diverse figurine e dettagli della storia del teatro dei burattini a Siracusa dal 19 ° secolo attraverso la sua rinascita in popolarità con i fratelli Vaccaro, Rosario e Alfredo, negli anni ’70.”
L’esplorazione del giornalista della testata americana prosegue con la descrizione di Piazza Duomo e della sua breve visita a Noto, dove si sofferma sulla sua esperienza culinaria immersa tra le numerose bellezze barocche “Gelato eccellente […] Una cassatina, che assomigliava ad una piccola torta, era avvolta in un involucro di marzapane colorato e nella versione perfetta che avrei potuto sperare. Un cannolo imbottito con eterea ricotta di latte di pecora era avvolto in un guscio leggero e friabile […]”.
Le bellezze della nostra Sicilia continuano a far innamorare turisti e non. La storia, il cibo e il mare sono un connubio che ci invidiano da ogni parte del mondo. Dunque, siamo in attesa di leggere il prossimo articolo che parli di questa nostra meravigliosa isola.
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